salute mentale Archives – Mindspa https://mindspa.me/en/tag/salute-mentale/ #1 Self-Therapy App Sat, 30 Dec 2023 16:42:32 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 https://mindspa.me/wp-content/uploads/2022/11/cropped-Google-Play-Mindspa-icon-32x32.png salute mentale Archives – Mindspa https://mindspa.me/en/tag/salute-mentale/ 32 32 Cos’è la self-therapy? https://mindspa.me/en/cose-la-self-therapy/ Thu, 09 Nov 2023 20:31:11 +0000 https://mindspa.me/?p=940894 ×Mindspa è l’app di self-therapy n. 1 al mondo! Sicura, efficace e facile da usare! Scaricala qui Negli ultimi anni, con l’aumentare dell’attenzione nei confronti della salute mentale, uno dei concetti che ha guadagnato popolarità è quello della self-therapy. In questo articolo esploreremo cos’è la self-therapy, quali sono i suoi vantaggi e perché dovresti provarla.… Read More »Cos’è la self-therapy?

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×Mindspa è l’app di self-therapy n. 1 al mondo! Sicura, efficace e facile da usare! Scaricala qui

Negli ultimi anni, con l’aumentare dell’attenzione nei confronti della salute mentale, uno dei concetti che ha guadagnato popolarità è quello della self-therapy. In questo articolo esploreremo cos’è la self-therapy, quali sono i suoi vantaggi e perché dovresti provarla.

La self-therapy, nota anche come auto-terapia o terapia autogestita, si riferisce alla pratica di utilizzare varie tecniche e risorse per migliorare il proprio benessere mentale ed emotivo in modo indipendente. Pur non essendo un sostituto della terapia professionale nei casi di gravi problemi di salute mentale, la self-therapy può essere un valido complemento alla terapia tradizionale o fungere da strumento essenziale per la crescita personale e il miglioramento individuale.


QUALI SONO I VANTAGGI DELLA SELF-THERAPY?

1) Costi contenuti

Uno dei vantaggi più significativi della self-therapy è la sua accessibilità economica. La terapia tradizionale può essere costosa e spesso non è coperta dal servizio sanitario nazionale (quando lo è, i tempi di attesa sono molto lunghi). La self-therapy, invece, si basa su risorse e strumenti che hanno un costo molto più basso. Un programma completo di self-therapy solitamente costa meno di una singola sessione di terapia.

2) Andatura personalizzata

La self-therapy ti consente di impostare il tuo ritmo. Non ci sono orari rigidi o appuntamenti da rispettare. Puoi lavorare sulla tua salute mentale e sul tuo benessere emotivo quando è più conveniente per te. Ciò non significa che ci voglia più tempo per ottenere risultati rispetto alla terapia tradizionale; al contrario, le sessioni con un terapeuta sono spesso distanziate di settimane o addirittura mesi, rendendo l’auto-terapia un’opzione più immediata.

3) Autonomia

La self-therapy ti dà la possibilità di giocare un ruolo attivo nel tuo percorso di miglioramento. Sei tu a controllare il processo, e questa responsabilità può essere incredibilmente motivante ed edificante, favorendo una comprensione più profonda dei tuoi sentimenti.

4) Privacy

Non tutti si sentono a proprio agio nel condividere i loro pensieri più intimi con un terapeuta. A volte potresti dover incontrare diversi terapeuti prima di trovare quello giusto per te. Con la self-therapy invece puoi godere di una privacy completa. Puoi esplorare i tuoi pensieri e le tue emozioni in modo sicuro e riservato.

5) Versatilità

La self-therapy è altamente versatile, in quanto comprende una vasta gamma di tecniche e pratiche. Che tu preferisca curare un diario, seguire corsi guidati o utilizzare altri strumenti, c’è un metodo di self-therapy che può adattarsi alle tue esigenze e preferenze.


PERCHÉ DOVRESTI PROVARE LA SELF-THERAPY?

La self-therapy ti permette di esplorare i tuoi pensieri, sentimenti e comportamenti in modo più profondo. Attraverso tecniche guidate, puoi comprendere le vere cause dei tuoi problemi, aumentare la consapevolezza di te stesso ed iniziare un percorso di miglioramento.

Con la self-therapy puoi rafforzare la tua resilienza emotiva imparando a gestire lo stress, l’ansia e altre sfide in modo più efficace. Queste competenze possono avere un impatto positivo e duraturo sul tuo benessere complessivo, mentale e non.

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Prova i nostri corsi creati da psicologi esperti e scopri i benefici che possono portare nella tua vita.

Non sei sicuro da dove iniziare?


P.S. La self-therapy può aiutarti anche se stai già seguendo un percorso di terapia con uno psicologo. Le tecniche e gli strumenti della self-therapy possono aumentare l’efficacia delle tue sessioni e rafforzare i tuoi progressi per ottenere risultati più rapidi.

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Manifestazioni fisiche della codipendenza https://mindspa.me/en/manifestazioni-fisiche-della-codipendenza/ Sun, 01 Oct 2023 06:00:40 +0000 https://mindspa.me/?p=937915 Oggi ti illustreremo il modo in cui le relazioni distruttive influiscono sulla salute. Il nostro organismo riflette il nostro stato psicologico ed emotivo. Tutto ciò che sentiamo e proviamo si manifesta sempre a livello fisico. Questo vale sia per le cose belle sia per le cose brutte. Spesso succede che una persona non possa o… Read More »Manifestazioni fisiche della codipendenza

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Oggi ti illustreremo il modo in cui le relazioni distruttive influiscono sulla salute.

Il nostro organismo riflette il nostro stato psicologico ed emotivo. Tutto ciò che sentiamo e proviamo si manifesta sempre a livello fisico. Questo vale sia per le cose belle sia per le cose brutte.

Spesso succede che una persona non possa o non voglia riconoscere quanto accade nella sua relazione e che riesca abbastanza bene a ingannare la mente. Il corpo, però, non si può ingannare.

Ecco alcune manifestazioni fisiche della codipendenza.

Pesantezza

La percepisci in tutto il corpo. Ti senti pesante quando cammini.

Ti senti pesante quando stai seduto. Stai sempre ingobbito, accoccolato e rannicchiato. Trovi difficile raddrizzare le spalle e tenere la schiena dritta.

Sensazione di mancanza di respiro

No, non stai soffocando, ma non stai nemmeno respirando correttamente. Hai perennemente la sensazione di non respirare abbastanza aria.

Inoltre, esaminando il tuo respiro, potresti notare che è piuttosto superficiale, un po’ irregolare, irrequieto, con lunghe pause.

Tensione al collo e alle spalle

Si presenta in vari modi: spasmi, forte rigidità, pesantezza, sindrome dolorosa. Probabilmente ti ritrovi spesso ad alzare e scrollare le spalle.

Nausea

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E a volte anche vomito, senza un motivo apparente. Il tuo corpo si rifiuta di accettare la situazione con cui stai cercando di nutrirlo. Potrebbero esserci anche altri disturbi gastrointestinali che non hanno una spiegazione medica.

Un nodo alla gola

Lo percepisci costantemente, soprattutto nelle situazioni in cui devi parlare.

È un segnale che non hai la libertà di esprimerti.

Stanchezza costante

Non pare che tu faccia chissà che, ma sei esausto. Hai poca energia. Aumenta, per un breve periodo, quando nella tua relazione va tutto bene, e poi scompare di nuovo. Fai molta fatica ad agire, fai tutto con riluttanza, lottando contro te stesso.

Hai la pancia

È una specie di “salvagente” sulla vita o sul basso addome di cui non riesci mai a sbarazzarti. È un meccanismo difensivo del tuo corpo che cerca di sopravvivere e trovare la stabilità durante una pessima relazione.

Da dove vengono tutti questi problemi?

Prima di tutto, dall’aumento dell’ansia. In una relazione codipendente è presente molta ansia.

L’ansia rende teso il tuo corpo. La tensione fa irrigidire i muscoli. 

Da questo si sviluppano i sintomi sopra menzionati.

Cosa puoi fare?

Lavorare sia sul tuo corpo sia sulla tua mente.


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La mia dolce metà ha una dipendenza. È colpa mia? https://mindspa.me/en/la-mia-dolce-meta-ha-una-dipendenza-2/ Wed, 09 Feb 2022 11:34:38 +0000 https://www.mindspa.me/?p=10309 Una guida dettagliata per chi vuole provare ad aiutare una persona dipendente. Parte 2 La dipendenza non si manifesta mai da sola…Va a braccetto con un suo parente stretto: la codipendenza. Pertanto, oggi, cercando delle soluzioni al problema, sposteremo l’attenzione dalla persona per cui sei preoccupato su di…te. Sì, sappiamo che è la persona amata… Read More »La mia dolce metà ha una dipendenza. È colpa mia?

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Una guida dettagliata per chi vuole provare ad aiutare una persona dipendente. Parte 2

La dipendenza non si manifesta mai da sola…Va a braccetto con un suo parente stretto: la codipendenza. Pertanto, oggi, cercando delle soluzioni al problema, sposteremo l’attenzione dalla persona per cui sei preoccupato su di…te.

Sì, sappiamo che è la persona amata a bere (usare droghe, giocare d’azzardo, non prendersi cura della sua salute, lavorare giorno e notte, ecc.). La persona che sta consentendo tutto questo, però, è sempre all’interno dello stesso sistema di coordinate del tossicodipendente, non al di fuori di esso.

Hai già, molto probabilmente, provato ogni tipo di approccio. Presumibilmente, hai costruito un determinato scenario in cui ci sono svariati elementi: appelli alla coscienza, litigi, ultimatum, sensi di colpa, lacrime, promesse, promesse non mantenute, ecc. Ogni nuova conversazione procede secondo il solito schema, con piccole variazioni.

Anche la persona che avvia queste conversazioni è all’interno dello scenario della dipendenza, non al di fuori di esso. Potresti avere la sensazione di ritrovarti, in qualche modo, sempre, ripetutamente, allo stesso punto morto, nella solita routine, e che non cambi mai nulla.

Perché avviene questo? Stai davvero provando a cambiare le cose!

In senso lato, la codipendenza è un coinvolgimento patologico nella vita di un’altra persona. Potresti essere completamente concentrato sull’altro e dipendere dal suo comportamento e dalle sue azioni.

Un soggetto codipendente ha una relazione con una persona che ha un qualsiasi tipo di dipendenza. Mentre cerca di far fronte alle difficoltà del partner (figlia, figlio, fratello, sorella, genitore), il soggetto non si accorge di come vengano sviluppati comportamenti (modelli) inefficaci.

Nella maggior parte dei casi, i codipendenti assumono il ruolo di soccorritori, cercando di trascinare i propri cari fuori dal pantano in cui sono finiti, anche contro la loro volontà. C’è l’esigenza di controllare il comportamento della persona amata perché il codipendente è certo di essere l’unico a poter fermare tutto questo…

I codipendenti hanno il senso di colpa e quello del dovere smisurati e pompati. Si sentono responsabili per le altre persone, per i loro comportamenti, i successi e i fallimenti. Sentono spesso si ricoprire un ruolo sacrificale (“Questa è la mia croce”, “Devo sopportarla”, “Darò la vita per salvarlo”) o di soccorso (“Devo riportarlo alla normalità!”, “Il mio compito è tirarla fuori da questa trappola ad ogni costo”).

Puoi mettere alla prova il tuo grado di codipendenza con alcune semplici domande:

  • Risolvi spesso i problemi del tuo partner/familiare dipendente?
  • Senti il ​​bisogno di controllarlo (il suo comportamento e le sue azioni)?
  • Ti senti responsabile del suo umore/condizione/salute?
  • Hai la sensazione che, se non ti fai coinvolgere e non aiuti, succederà qualcosa di brutto, andrà tutto malissimo?
  • Non hai nessuna connessione con i tuoi desideri (“Non so cosa voglio”, “Voglio che lui cominci/smetta…”, “Non voglio niente”).
  • Dici spesso la parola “Devo”, internamente o ad alta voce?

Se hai risposto “sì” più di due volte, il problema della codipendenza è presente nella tua vita. Se hai risposto “sì” più di quattro volte, allora è necessario fare urgentemente qualcosa al riguardo.

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Non sei sicuro da dove iniziare?

Di fatto, la codipendenza, come la dipendenza, cancella gradualmente i tratti originali della personalità di un individuo. La persona smette di vivere per sé stessa, secondo i propri interessi. Non sa nemmeno chi è, al di fuori della relazione con il tossicodipendente.

Perché parliamo così tanto di te e della tua codipendenza oggi? È semplice. Quando cambi il tuo comportamento, prendi una posizione diversa e inizi a comunicare con la persona amata con la parte indipendente di te, le possibilità di un esito positivo della conversazione aumenteranno notevolmente.

Oggi continueremo a prepararci per una conversazione con la persona amata riguardo al suo problema. Ecco cosa ti serve:

  • Ricorda ciò che è hai già provato in precedenza e non ha portato alcun risultato (gridare, imprecare, incolpare, ecc.). Cerca di non cadere nella stessa “routine” (il solito schema).
  • Abbandona il ruolo dell’eterno soccorritore ed entra nel ruolo di partner alla pari: non stai “salvando”, ma stai cercando di risolvere il problema. Insieme.
  • Non pensare che il risultato della conversazione dipenda solo da te: in questo caso, se il risultato non è quello che immaginavi, rimarrai inevitabilmente deluso. Guarda la situazione dal punto di vista “Sto facendo la mia parte per risolvere il problema”.
  • Sì, hai già provato molte cose e non hanno funzionato. Potrebbe non funzionare neanche questa volta. Per non sprecare il tuo tempo e prenderti cura di te stesso, pensa a quanti nuovi tentativi sei disposto a fare.

Il nostro obiettivo è di ridurre il rischio di ricadere in uno scenario negativo abituale e di aumentare le probabilità che il dialogo dia i suoi frutti, che sarai ascoltato e che sarà possibile realizzare un piano per risolvere il problema della dipendenza insieme alla persona amata.

Continueremo la nostra conversazione nel prossimo articolo.


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Sei una “persona complicata”? https://mindspa.me/en/sei-una-persona-complicata/ Sat, 22 Jan 2022 09:41:45 +0000 https://www.mindspa.me/?p=9885 Nella tua vita può andare tutto più o meno bene. Per qualche motivo, però, gli altri pensano che tu sia una “persona complicata”. Scopriamo perché ciò si verifica. Ci vorranno circa due minuti. Sai cos’è la maturità emotiva? No? Ora ti illustreremo questo concetto. Ecco i segni della maturità emotiva: Comprendi chiaramente i tuoi sentimenti.… Read More »Sei una “persona complicata”?

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Nella tua vita può andare tutto più o meno bene. Per qualche motivo, però, gli altri pensano che tu sia una “persona complicata”. Scopriamo perché ciò si verifica.

Ci vorranno circa due minuti.

Sai cos’è la maturità emotiva? No? Ora ti illustreremo questo concetto.

Ecco i segni della maturità emotiva:

  1. Comprendi chiaramente i tuoi sentimenti. Non hai sensazioni vaghe di cosa sia “buono”, “cattivo”, “insopportabile”, ecc. Riesci a individuare con esattezza e a dare un nome a ogni emozione.
  2. Sai esprimere le tue emozioni in modo chiaro e assicurarti che le altre persone non si spaventino.
  3. Sai come gestire i tuoi sentimenti e le tue emozioni. Gestire significa abbassare la loro intensità, sperimentarli ed esprimerli. Non li reprimi mai.
  4. Riesci a vederti in modo obiettivo e a valutare il tuo stato emotivo e il tuo comportamento.
  5. Comprendi bene i sentimenti delle altre persone. Sai cosa stanno passando e cosa stanno vivendo.
  6. Sai perché una persona agisce in un certo modo e quali sono le sue motivazioni.
  7. Sai trovare un approccio con persone diverse.
  8. Sai come supportare gli altri e come chiedere aiuto.
  9. Vedi le persone per come sono. Questo ti salva dalle delusioni.
  10. Riesci a gestire con calma le emozioni delle altre persone.
  11. Sai come tenere in considerazione i tuoi interessi e quelli delle altre persone.
  12. Vedi ogni situazione obiettivamente, da diverse angolazioni. Non le abbellisci né accampi scuse.
  13. Sai cosa vuoi, perché lo vuoi e come ottenerlo.
  14. Sei il padrone della tua vita.
  15. Le persone stanno bene con te e tu stai bene con loro.

La maturità emotiva è una grande cosa, sei d’accordo? Puoi svilupparla seguendo il nostro corso “Intelligenza emotiva”.

Ti prenderà solo 15-20 minuti al giorno per 28 giorni e noterai dei grandi cambiamenti in positivo nella tua vita.

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Trauma psicologico: cos’è? https://mindspa.me/en/trauma-psicologico-cose/ Mon, 10 Jan 2022 20:02:22 +0000 https://www.mindspa.me/?p=10036 Al giorno d’oggi, la letteratura psicologica è ampia e diffusa, si sente sovente parlare dei vari concetti psicologici e tante persone li usano, spesso, a sproposito. Uno di questi concetti abusati è quello del “trauma psicologico”. “Abbiamo litigato e ora ho un trauma”, “Il mio capo mi ha urlato contro e mi ha traumatizzato”, “La… Read More »Trauma psicologico: cos’è?

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Al giorno d’oggi, la letteratura psicologica è ampia e diffusa, si sente sovente parlare dei vari concetti psicologici e tante persone li usano, spesso, a sproposito. Uno di questi concetti abusati è quello del “trauma psicologico”.

“Abbiamo litigato e ora ho un trauma”, “Il mio capo mi ha urlato contro e mi ha traumatizzato”, “La sera sono sempre molto triste. Probabilmente risento di qualche tipo di trauma infantile”.

Gli esempi appena fatti possono essere molte cose: stress, ostilità, apatia, ma è molto improbabile che siano traumi. Vediamo cos’è davvero il trauma psicologico.

Il trauma psicologico avviene quando un soggetto vive un’esperienza che supera la sua capacità di elaborarla da solo. Generalmente, l’evento va oltre le comuni esperienze umane ed è associato a sentimenti di paura, ansia e impotenza. La persona sente di non essere in grado di influenzare la situazione.

Non esiste un approccio unico per tutti al trauma psicologico. In altre parole, persone diverse reagiranno in maniera diversa vivendo la stessa situazione, alcune saranno traumatizzate e altre no. La differenza dipende, in gran parte, dalle caratteristiche psicologiche della persona e dall’atteggiamento nei confronti di ciò che sta accadendo.

Donato e Riccardo sono stati attaccati da un gruppo di giovani ubriachi mentre rincasavano tardi dal lavoro. Non hanno riportato ferite gravi, fortunatamente: Donato aveva un occhio nero e Riccardo aveva una contusione al naso. Un passante ha chiamato la Polizia e i giovani ubriachi sono scappati. Sono passati 6 mesi da quell’incidente. Donato, però, ha smesso di tornare tardi la sera. Non riesce a dormire bene: ha flashback e incubi. In questi brutti sogni, viene inseguito da un gruppo di ragazzi armati di mazze da baseball, lui inciampa e cade, loro lo immobilizzano a terra e iniziano a malmenarlo. Riccardo, invece, si è completamente dimenticato di questo incidente. Aveva il naso tumefatto, e allora? Le cose accadono! Alla fine, stanno tutti bene!

La situazione è la stessa, ma le ripercussioni sono diverse. Donato ha un disturbo da stress post-traumatico, mentre Riccardo no.

Non tutti gli eventi dolorosi causano un trauma. Avviene solo quando l’evento è vissuto dal soggetto come intollerabile, insostenibile, quando si percepisce una sensazione di impotenza (“non posso fare nulla”) e non si è in grado di elaborare il proprio dolore.

In un batter d’occhio, crollano tutte le illusioni di base: l’illusione dell’immortalità, la giustizia del mondo, l’onnipotenza… Il mondo cessa di essere sicuro e comprensibile. La persona traumatizzata non capisce più come vivere, dopo questo incidente, in questo mondo alieno e crudele. La sua vita è divisa in “prima” e “dopo” l’evento. 

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Non sei sicuro da dove iniziare?

Il trauma psicologico si classifica in base ai tipi di conflitti emotivi irrisolti.

○ Trauma esistenziale. Può verificarsi se una persona si trova coinvolta in una situazione violenta o in un incidente, vive una minaccia alla vita e/o alla salute (sia per sé stessa che per una persona cara).

○ Trauma della perdita. Può verificarsi quando una persona vive la perdita di una persona cara o di una condizione di vita importante (perdita della libertà a causa della prigionia, della capacità di camminare/vedere/sentire a causa di disabilità, eccetera.)

○ Trauma relazionale. Si verifica quando si rompono i legami emotivi: ad esempio, a causa di rifiuto o tradimento. È un trauma che può avvenire a qualsiasi età. Molti lo portano avanti per tutta la vita, frutto delle proprie famiglie disfunzionali, nelle quali, da bambini, non sono stati amati, sono stati rifiutati o abusati.

○ Trauma delle relazioni sistemiche. Si tratta di azioni che infrangono gravemente le norme etiche e morali: percosse, omicidi o incesto.

Non entreremo in una classificazione dettagliata dei traumi psicologici, è sufficiente dire che esistono molti tipi diversi di traumi.

La cosa più importante da sapere è che il trauma psicologico può essere trattato. Non è una cosa facile e immediata, ma è curabile. Non deve accompagnarti per tutta la vita. Se nella tua vita ci sono stati eventi che non sei stato in grado di affrontare del tutto e che influenzano ancora la tua vita, devi contattare uno specialista. 

Il trauma è diverso dallo stress, dal burn-out o dal cattivo umore. È difficile riprendersi da soli. La cosa più importante è cercare aiuto.


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I nuovi trend che caratterizzeranno il mondo del lavoro nel 2022 https://mindspa.me/en/nuovi-trend-e-lavoro-2022/ Mon, 20 Dec 2021 12:02:53 +0000 https://www.mindspa.me/?p=9631 Tanti gli aspetti della nostra vita che sono profondamente cambiati negli ultimi due anni. Per necessità, a causa della pandemia si è assistito ad una rapida accelerata nell’applicazione di strumenti innovativi e nell’uso di nuove tecnologie. I vari cambiamenti hanno riguardato diversi aspetti della nostra vita, ma probabilmente quelli più significativi, destinati a restare anche… Read More »I nuovi trend che caratterizzeranno il mondo del lavoro nel 2022

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Tanti gli aspetti della nostra vita che sono profondamente cambiati negli ultimi due anni. Per necessità, a causa della pandemia si è assistito ad una rapida accelerata nell’applicazione di strumenti innovativi e nell’uso di nuove tecnologie.

I vari cambiamenti hanno riguardato diversi aspetti della nostra vita, ma probabilmente quelli più significativi, destinati a restare anche una volta superata l’emergenza sanitaria, si sono registrati nella sfera lavorativa.

Andremo ad analizzarli nel dettaglio in questo articolo, facendo una previsione sui trend che caratterizzeranno il mondo del lavoro nel 2022 (e oltre).

Ecco i principali trend secondo Mindspa:

  1. Far leva sulla motivazione
  2. Ottimizzare l’organizzazione dello smart-working
  3. Ripensare il luogo di lavoro
  4. Valutare le risorse umane a distanza
  5. Gestire le situazioni di stress lavorativo
  6. Incentivare la formazione
  7. Supporto della salute mentale dei dipendenti


1. La leva motivazionale

La motivazione è lo stimolo che spinge un lavoratore a svolgere specificatamente una determinata professione.

Quando la motivazione è legata a obiettivi esterni, si parla di motivazione estrinseca: io agisco perché mi aspetto qualcosa in cambio, è quello il vero motivo per cui lo faccio. La retribuzione ne è un classico esempio. Quando, invece, la motivazione è legata al soddisfacimento di bisogni interni, si parla di motivazione intrinseca: ad esempio, un traguardo personale oppure lo spirito di rivalsa. L’ideale sarebbe trovare un equilibrio fra le due tendenze e armonizzarle.

Altro aspetto importante, spesso sottovalutato, è la tendenza delle vecchie generazioni a criticare quelle nuove, colpevoli, secondo loro, di essere pigre e svogliate, dotate di scarsa motivazione. Questo fa sì che i giovani finiscano per sentirsi incompresi e infastiditi dall’essere visti come nullafacenti. Questa tendenza è controproducente e andrebbe eliminata quanto prima, sia in contesti sociali sia in contesti professionali.

Infine, la pandemia. Gli ultimi due anni sono stati duri da affrontare e potrebbero aver ridotto la motivazione dei lavoratori da tanti punti di vista. Come ogni altra cosa, però, anche la motivazione può essere hackerata. È importante riuscire a trasmettere ai lavoratori una motivazione in più: l’obiettivo comune di risollevarci da questa crisi che, come singole aziende e come paese, stiamo attraversando.

Continua ► [2. L’organizzazione dello smart-working]

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Esercizio di auto-supporto https://mindspa.me/en/esercizio-di-auto-supporto/ Sat, 27 Nov 2021 18:53:59 +0000 https://www.mindspa.me/?p=9412 Oggi lavoreremo sulla tua capacità di auto-sostegno. Si tratta di un’abilità molto importante che ti permette di mantenere l’equilibrio anche nelle difficoltà, quando va tutto storto e il tuo mondo cade a pezzi. Devi imparare e usare una semplice frase: “Io sono con te…”: – Quando ti senti a disagio – Quando hai paura –… Read More »Esercizio di auto-supporto

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Oggi lavoreremo sulla tua capacità di auto-sostegno.

Si tratta di un’abilità molto importante che ti permette di mantenere l’equilibrio anche nelle difficoltà, quando va tutto storto e il tuo mondo cade a pezzi.

Devi imparare e usare una semplice frase: “Io sono con te…”:

– Quando ti senti a disagio

– Quando hai paura

– Quando sei preoccupato

– Quando non sai cosa fare

– Quando sei molto stanco

– Quando sembra che il mondo intero sia contro di te

– Quando hai difficoltà a prendere una decisione

Quando dici questa semplice frase alla tua parte più vulnerabile, accade la magia. Ti ridona equilibrio, ti calma, ti aiuta a stabilizzarti, a ritrovare la terra sotto i piedi e a vedere razionalmente il tuo ambiente.

Inizia ad utilizzarla oggi stesso e presto noterai i risultati!

Ci vediamo domani!

Per lavorare più a fondo sulla tua relazione con te stesso, sulla tua autostima e sulla tua accettazione di te stesso, iscriviti al nostro corso <inserisci qui le informazioni>.

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Cos’è l’aromaterapia? https://mindspa.me/en/aromaterapia/ Tue, 05 Oct 2021 18:46:23 +0000 https://www.mindspa.me/?p=8843 L’aromaterapia non è affatto una nozione nuova. È uno dei metodi più antichi per influenzare la coscienza. Un uso sapiente degli odori consente di rievocare diversi stati emotivi. Lo sapevano anche le popolazioni della Roma preistorica, dell’Egitto, della Grecia e della Cina. I profumi degli oli essenziali ci influenzano a tutti i livelli: fisico, psicologico… Read More »Cos’è l’aromaterapia?

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L’aromaterapia non è affatto una nozione nuova. È uno dei metodi più antichi per influenzare la coscienza. Un uso sapiente degli odori consente di rievocare diversi stati emotivi. Lo sapevano anche le popolazioni della Roma preistorica, dell’Egitto, della Grecia e della Cina.

I profumi degli oli essenziali ci influenzano a tutti i livelli: fisico, psicologico e sociale. Ma come avviene questa influenza sulla sfera psico-emotiva? Si direbbe che siano semplici…odori! Ma no, non sono affatto “semplici”!

Abbiamo cinque sensi principali e ognuno di essi ha i propri recettori. L’olfatto è la capacità di percepire e riconoscere gli odori. Vengono percepiti dal nostro naso, poi l’informazione viene trasmessa al cervello attraverso il sistema nervoso centrale. Abbiamo oltre 10 milioni di recettori olfattivi. Pensa per un attimo a questo numero! 

Quando un bambino nasce, l’olfatto è il più sviluppato dei cinque sensi che possiede. L’olfatto, a differenza della vista o del tatto, si sviluppa anche prima che il bambino venga alla luce. Dopo la nascita, il bambino riconosce sua madre principalmente dall’odore.

Il sistema limbico, responsabile delle emozioni e partecipe della regolazione delle funzioni degli organi interni, dell’olfatto, della memoria, del sonno, della veglia, è molto vicino al centro olfattivo. Pertanto, la percezione degli aromi provoca certe sensazioni e associazioni emotive.

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Non sei sicuro da dove iniziare?

La memoria emotiva è strettamente correlata agli odori. Ricordi come torni mentalmente all’infanzia quando senti l’odore della torta di mele o della pappa al pomodoro? O anche dopo dieci anni, dopo aver sentito il profumo che usava il tuo ex, con cui è finita da tanto tempo, ti ritrovi improvvisamente lì, a Roma, tra le sue braccia, assolutamente contro la tua volontà.

Vanessa dice: “Quando ero piccola, io e mia madre andavamo in un locale per bambini. C’era odore di zucchero filato e di pasticcini appena sfornati. Per me questa è la combinazione di odori più buona in assoluto!”

Le associazioni negative funzionano altrettanto bene. Quando Sergio aveva 5 anni, i suoi genitori litigavano in cucina a tarda notte, quando sua madre preparava i tortini di pesce da mettere in vendita. Il piccolo Sergio si copriva la testa con il cuscino, raggelato. Ora che Sergio è adulto, l’odore del pesce gli porta ancora un senso di ansia.

L’influenza delle fragranze sul successo degli affari e del commercio è ora oggetto di attento studio. È stato dimostrato che alcuni odori possono causare nelle persone determinati comportamenti voluti. Ad esempio, l’odore del pane e dei prodotti appena sfornati fa sì che le persone vadano al negozio da cui proviene e aumenta, inoltre, il loro desiderio di fare acquisti nel punto vendita.

Quindi, l’influenza degli aromi sulla psiche è enorme. Sarebbe una buona idea usarla per imparare a migliorare il tuo stato emotivo con il loro aiuto, vero?

L’aromaterapia cura il corpo con gli oli essenziali. Il loro effetto si realizza a livello inconscio e la consapevolezza del “mi piace o non mi piace” non sempre riflette le peculiarità della risposta del nostro sistema nervoso a un dato profumo.

Ogni olio essenziale ha effetti diversi: alcuni tonificano, altri leniscono e rilassano. Se scegli l’aroma giusto, puoi ottenere un effetto sorprendente. La cosa principale è che sia una scelta autonoma e ponderata, e anche conoscere le proprietà degli oli. È meglio scegliere la composizione con l’aiuto di uno specialista, in modo che l’effetto sia il più duraturo e positivo possibile.

In combinazione con altri metodi psicologici (psicoterapia, tecniche di rilassamento, ecc.), l’aromaterapia si integra in maniera prodigiosa.


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Non ho buoni rapporti con i miei colleghi. Cosa devo fare? https://mindspa.me/en/non-ho-buoni-rapporti-con-i-miei-colleghi-cosa-devo-fare/ Wed, 11 Aug 2021 17:23:35 +0000 https://www.mindspa.it/?p=2499 Il lavoro è una parte molto importante della vita di ogni persona adulta. Passiamo molto tempo a lavoro. Se queste ore trascorrono in un ambiente ostile e tossico, non va bene. In questo caso, c’è un rischio molto più elevato di burnout, di malattie psicosomatiche o, semplicemente, di malumore cronico. Gli esseri umani sono creature… Read More »Non ho buoni rapporti con i miei colleghi. Cosa devo fare?

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Il lavoro è una parte molto importante della vita di ogni persona adulta. Passiamo molto tempo a lavoro. Se queste ore trascorrono in un ambiente ostile e tossico, non va bene. In questo caso, c’è un rischio molto più elevato di burnout, di malattie psicosomatiche o, semplicemente, di malumore cronico.

Gli esseri umani sono creature sociali. Pertanto, la nostra soddisfazione lavorativa non dipende soltanto da un orario comodo, da uno stipendio buono e dai benefici, ma anche dalla qualità delle relazioni con le persone che ci circondano, i nostri colleghi.

Supponiamo che tu ti sia reso conto di non essere soddisfatto dei rapporti con i tuoi colleghi e che potrebbero essere migliorati. Cerchiamo di capire quale potrebbe essere la causa.

Prima di tutto, prova a determinare: cosa non ti piace esattamente? Forse ti aspetti che i tuoi colleghi siano cari amici, che t’invitino a casa per cena e vengano al cinema con te? Se hai aspettative irragionevolmente alte, rimarrai inevitabilmente deluso dalla relazione, che non corrisponde alle tue fantasie. 

Supponiamo, invece, che tu non stia cercando di costruire amicizie in un ambiente non adatto a tale scopo, ma che desideri soltanto rapporti collaborativi equi e non riesca ad ottenerli.

Vediamo come comportarti al lavoro per evitare di essere messo da parte:

  • Comunica con i tuoi colleghi, ma non sovraccaricare le tue conversazioni con informazioni personali. Può capitare che un collega diventi tuo caro amico, ma è un’eccezione, non una regola. Averlo come obiettivo è irrazionale.
  • Fornisci aiuto quando richiesto, ma non cercare di accontentare i tuoi colleghi in ogni ambito e non permettere loro di approfittarsi di te.
  • Partecipa agli eventi comuni (eventi per rinsaldare lo spirito di squadra, feste e cene aziendali, ecc.). È in questi eventi che i colleghi stabiliscono buone relazioni informali.
  • Tieni in considerazione i tratti individuali delle persone con cui lavori. Non supporre un approccio unico per tutti.
  • Fai complimenti ed elogi sinceri (a piccole dosi!) e sii premuroso con le altre persone.
  • Rispetta le opinioni degli altri: hanno il diritto di averle tanto quanto te.
  • Mostra il tuo disaccordo, ma in modo tale da non rovinare i rapporti o litigare.

Ora puoi valutare se ti comporti correttamente al lavoro. Se hai dei dubbi, ora sai cosa puoi provare a cambiare o migliorare.

Ma cosa succede se si stanno prendendo tutte queste misure, ma ancora non danno il risultato sperato? A volte, le ragioni non sono così ovvie. In questo caso, ti consigliamo di seguire il nostro corso “Connect”. Ti aiuterà ad imparare a costruire una comunicazione adeguata con persone differenti, anche se fosse sempre stato un tuo punto debole.

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La mia dolce metà soffre di depressione. Cosa posso fare? https://mindspa.me/en/la-mia-dolce-meta-soffre-di-depressione-cosa-posso-fare/ Mon, 02 Aug 2021 17:59:27 +0000 https://www.mindspa.it/?p=2465 Depressione…questa parola è usata così spesso che si è “svuotata” e ha perso il suo significato. Non si tratta solo di malinconia, di cattivo umore, del sentirsi turbati o dell’avere voglia di piangere. Si tratta di una condizione medica grave, una malattia psicologica i cui sintomi principali includono l’umore basso e la diminuzione o la… Read More »La mia dolce metà soffre di depressione. Cosa posso fare?

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Depressione…questa parola è usata così spesso che si è “svuotata” e ha perso il suo significato. Non si tratta solo di malinconia, di cattivo umore, del sentirsi turbati o dell’avere voglia di piangere. Si tratta di una condizione medica grave, una malattia psicologica i cui sintomi principali includono l’umore basso e la diminuzione o la completa perdita della capacità di provare piacere (anedonia).

A volte è più facile sopportare la propria malattia che quella di una persona cara. Ma poi la vita scorre e…la persona amata soffre di depressione. Come puoi aiutarla e non arrecare ulteriore danno?

1. È necessario rendersi conto che la depressione è una condizione grave. Non è un capriccio o una fisima. Non è qualcosa da cui la persona può semplicemente “liberarsi” a suo piacimento.

2. Sei pronto a stare vicino alla persona amata e aiutarla? Se sì, diglielo chiaramente: sono qui con te mentre hai bisogno di me, io ti aiuterò ad affrontare tutto. Falle sapere che sarai accanto a lei qualunque cosa accada e che la sua condizione non cambia quello che provi per lei.

3. Non arrabbiarti, risentirti o prendere le cose sul personale se non ricevi nessun feedback. Una persona depressa non fa la difficile, può davvero non avere l’energia nemmeno per una conversazione.

4. Non svalutare i sentimenti e le emozioni di una persona depressa. Non cercare di sminuire la sua sofferenza (“Sarebbe potuta andare peggio!”), di tirarla su di morale (“Guarda, il tempo è così bello, dovrebbe renderti felice il fatto che ci sia il sole fuori!”), o di farle un discorso d’incoraggiamento (“Riprenditi!”, “Smettila di piagnucolare!”). L’unica cosa che l’altro sentirà è che tu non lo capisci, non si sentirà compreso da te. Si sentirà anche peggio perché non è in grado di seguire il tuo consiglio.

5. Suggeriscile di cercare un aiuto professionale. Trova un valido psichiatra o psicoterapeuta. Non deve provare né paura né vergogna: è necessario quando si ha a che fare con la depressione.

6. Aiuta la persona amata con alcune attività quotidiane, ma non farti carico di tutto, altrimenti l’altro potrebbe diventare completamente inerme. Una persona depressa può avere difficoltà a cucinare i pasti o può dimenticarsi di mangiare.

7. Cerca di fornire un diversivo (a seconda del grado di depressione). Può essere qualcosa di semplice: proponi di incontrare gli amici, di andare in piscina, di disegnare qualcosa insieme o di guardare un film. Non esagerare poiché la depressione prosciuga la persona emotivamente e fisicamente.

8. Con attenzione, a poco a poco, coinvolgi la persona amata in qualche interazione sociale.

9. Una persona depressa ha un forte calo di autostima. Spesso può sentirsi “inutile”, “una nullità”. Cerca di ricordarle i suoi successi passati, chiedile aiuto e consigli.

10. Prenditi cura di te. Sì, questa è una cosa molto importante perché, quando cerchi di sostenere una persona depressa, puoi esaurirti. Non dimenticare i tuoi sentimenti e fai qualcosa per te stesso. Ricordati che non è in tuo potere riuscire a “tirare” fuori la persona amata dalla depressione. Puoi solo aiutarla.

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