Principali manipolazioni genitoriali e come non farsi influenzare da esse

La manipolazione è un problema comune nelle relazioni tra i figli adulti e i loro genitori. Le manipolazioni sono spesso mascherate da cura o da “critica ragionevole”, quando in realtà non lo sono. Abbiamo raccolto le forme più comuni di manipolazione per renderti più facile riconoscere la possibile violazione dei tuoi confini.

Manipolazione: “Sono terribilmente preoccupato per te”

I genitori manifestano un’ansia che paralizza letteralmente l’attività dei loro figli adulti.

Molto spesso questo tipo di genitori dice:

○ Sono preoccupato per te, ma solo perché ti amo tantissimo!

○ Io faccio di tutto per te e tu mi ripaghi così!

○ Quando la sera non mi chiami, sto davvero in pensiero!

○ Se fai questa cosa, ne morirò.

I figli vengono contagiati dall’ansia del genitore, oppure provano un’irritazione che trattengono a fatica e che non gli è permesso mostrare. Quando ti preoccupi per i tuoi genitori e ti assumi la responsabilità delle loro condizioni, permetti loro di manipolarti.

L’ansia dei tuoi genitori è una loro area di responsabilità, non la tua.

Manipolazione: “Devi ascoltarmi!”

I genitori spesso interferiscono nella vita dei figli adulti. Sono spinti dal desiderio di aiutare, condividere un’opinione e dare consigli. Allo stesso tempo, però, spesso pretendono gratitudine per le loro cure. I genitori di questo tipo si esprimono generalmente in questo modo:

○ Se io fossi in te…

○ Avresti dovuto farlo in questo modo…

○ No, stai sbagliando…

○ Ti dirò io come…

○ Non bere alla festa aziendale, ti fa male! Non mangiare dolci, ingrasserai!

○ Dovresti mangiare/prendere questo.

○ Dovresti stabilire un legame con… e non dovresti farlo con…

○ Ho già organizzato tutto. E se non me l’avessi chiesto?

I consigli di questo tipo sono fastidiosi e irritanti.

I genitori consiglieri vogliono aiutarti e istruirti su come vivere “nel modo giusto”. Il problema è che “il modo giusto” è quello che va bene per te e non quello che pensano gli altri. Nessuno, a parte te, può sapere di cosa si tratta. 

Manipolazione: “Voglio sapere tutto”

I genitori di questo tipo vogliono un resoconto dettagliato su tutto ciò che sta accadendo nella tua vita. Spesso dicono cose come:

○ Devi dirmelo!

○ Perché non vuoi mostrarmelo, se non hai niente da nascondere?

○ Ho il diritto di sapere! Dimmelo, non farmi preoccupare.

○ Sono tuo padre/madre, devi ascoltarmi/parlare con me.

○ Ho chiesto qualcosa di sbagliato?

○ Sono una persona sensibile, è davvero così difficile per te venirmi a trovare più spesso/fare come voglio io/soddisfare le mie richieste?

○ Com’è stata la festa? Cosa hai mangiato lì? E chi altro c’era?

○ Quando pensi di sposarti?

Questi genitori vogliono controllare la vita del figlio adulto ed esserne coinvolti in modo eccessivo.

Tu puoi gestire la tua vita da solo.

Manipolazione: “È tutta colpa tua”

Il genitore sposta la responsabilità delle proprie azioni, delle proprie scelte e dei propri sentimenti sul figlio. Le frasi ricorrenti sono:

○ Mi hai rovinato la vita.

○ A causa tua, io…

○ Se non fosse stato per te…

○ Sei stato tu a portarmi a questo…

○ Io faccio di tutto per te e tu mi ripaghi così…

Ricorda che non sei responsabile dei fallimenti dei tuoi genitori.

Manipolazione: “Ho rinunciato a tutto per te…”

I genitori che sentono di essersi sacrificati si esprimono comunicando tutto quello a cui hanno dovuto rinunciare per te:

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Non sei sicuro da dove iniziare?

○ Ho rinunciato all’università per te.

○ Ho dovuto vivere con un uomo che non amavo.

○ Ho sacrificato la mia carriera.

○ Tutti hanno continuato a divertirsi e godersi la vita, mentre io avevo già te.

Lo scopo di questi messaggi è ottenere un accesso illimitato alle tue risorse: tempo, attenzione, cura. Essere coinvolti nella tua vita è l’unico significato della loro esistenza.

Tu hai la tua vita. Devi stabilire i limiti del tuo coinvolgimento nella vita dei tuoi genitori e del loro coinvolgimento nella tua, in modo che il loro “sacrificio” non sia vano e tu abbia la possibilità di vivere.

Manipolazione: “Devi soddisfare le mie aspettative”

Un genitore può avere una certa idea del figlio, una certa immagine perfetta: io voglio che tu sia così.

○ I capelli lunghi non ti stanno bene, tagliali.

○ Quando si esce, bisogna sempre indossare giacca e cravatta.

○ In questa università non riceverai mai un’istruzione decente.

○ I tuoi amici non vanno bene per te.

In questo caso, il figlio rientra in un’idea di felicità piuttosto rigida e specifica. L’obiettivo dei genitori che hanno questo atteggiamento è l’autorealizzazione attraverso i propri figli, attraverso il loro successo e le loro conquiste.

Tu, però, non sei tenuto ad aderire all’idea di felicità dei tuoi genitori e a soddisfarla. La tua idea di felicità potrebbe essere diversa da quella dei tuoi genitori.

Manipolazione: “Non puoi essere migliore di me”

I genitori che trasmettono questo messaggio vogliono una convalida. Influenzano il figlio attraverso la paura e la vergogna:

○ Io ero uno studente eccellente a scuola.

○ Sei arrivato di nuovo al 3° posto, io sarei arrivato primo.

○ Beh, sapevo che non saresti stato in grado di farlo, non sei molto intelligente.

○ Ancora adesso ho un aspetto più attraente del tuo.

Questa forma di comportamento dei genitori nasconde la paura di essere peggio del proprio figlio.

Non devi competere con i tuoi genitori. Dirigi la tua attenzione su qualcosa che è davvero importante per te e lavoraci sopra.

Come resistere alla manipolazione?

Il meccanismo stesso della manipolazione implica che ogni resistenza ad essa verrà contrastata. Non cercare, quindi, uno scontro aperto e non impegnarti in lunghe discussioni. È del tutto inutile. Una cosa che aiuta realmente è dichiarare apertamente quello che sta accadendo, ad esempio: “Quello che stai facendo è manipolazione, vuoi… ed è per questo che dici… e fai… Intanto, io sento… e questo mi impedisce di agire. Quindi ora me ne andrò/uscirò/riattaccherò il telefono per occuparmi dei miei sentimenti. Parleremo/ci incontreremo più tardi.”

Uno strumento importante per resistere alla manipolazione è la procrastinazione delle reazioni inconsce. Ti sarai probabilmente accorto che le manipolazioni sembrano seguire un copione prestabilito. Quindi, prima (o subito dopo) di un’imminente conversazione manipolatoria:

○ Ripercorri mentalmente lo scenario della conversazione: cosa accade abitualmente, cosa fa di solito il manipolatore, cosa dice, cosa minaccia, come agisce

○ Annota le tue azioni: come rispondi abitualmente, come cerchi di difenderti

○ Pensa a come puoi cambiare le tue azioni

Ad esempio: se solitamente stai zitto, puoi iniziare a esporre le tue ragioni. Se di solito cerchi animatamente di convincere il manipolatore, allora dì semplicemente “no” e stai zitto. Hai il diritto di farlo.

Nel momento in cui avviene la manipolazione, dovresti avere un modo rapido per riprendere il controllo e raggiungere una condizione di stabilità. Ad esempio, puoi premere la punta della lingua sul palato. Oppure, puoi cercare di concentrarti sulla respirazione: inspira lentamente, con calma ed espira il più a lungo possibile.

Le persone non sempre manipolano intenzionalmente, a volte è l’unica forma di comunicazione che conoscono. Non possiedono nessun altro modo o strumento. Le tue nuove reazioni alle pressioni dei tuoi genitori potrebbero, quindi, cambiare il loro comportamento.

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