Il critico interiore è una parte della personalità che monitora con attenzione il nostro comportamento. Spesso, questa parte diventa eccessivamente severa ed esigente e ci impedisce di svilupparci o di agire.
Ti illustreremo ora una tecnica che ti aiuterà a gestire il tuo critico interiore.
Primo passo
Prendi un foglio di carta e scrivi tutte le “argomentazioni” che caratterizzano negativamente te e le tue azioni recenti. Questo ti fornirà del materiale visibile da analizzare.
Ad esempio:
Non l’ho chiamato quando glielo avevo promesso.
Non gli ho stirato la camicia.
Non gli ho detto abbastanza quanto significasse per me, quanto lo amassi.
Dopo la rottura, sono diventata meno efficiente sul lavoro, vengo costantemente distratta dai sentimenti e dai ricordi.
Ho preso peso dopo aver rotto con il mio ragazzo.
Ho la sensazione di non valere nulla e sono convinta che nessun altro mi vorrà.
Secondo passo
Immagina di essere in un’aula di tribunale in cui una giuria sta esaminando il tuo caso. Leggi tutte le accuse che hai scritto per conto del pubblico ministero. Parla di te in terza persona.
Ad esempio:
Vera non ha chiamato il suo ragazzo quando aveva promesso di farlo.
Non gli ha stirato la camicia.
Vera non ha detto abbastanza al suo ragazzo quanto significasse per lei e quanto lo amasse.
Dopo la rottura, è diventata meno efficiente sul lavoro, viene costantemente distratta dai sentimenti e dai ricordi del passato.
Ha preso peso dopo aver rotto con il suo ragazzo.
Vera è una persona senza valore e nessun altro la vorrà mai.
Terzo passo
Ora immagina di essere un avvocato.
Per ciascuna delle accuse formula una risposta scritta a nome del difensore.
All’inizio potresti avere difficoltà a trovare le argomentazioni difensive (perché non sei abituato a parlare di te stesso e a vederti positivamente), ma fallo comunque. Non lasciare nessun punto senza una controargomentazione. Cerca di trattarti con comprensione e cura.
Ad esempio:
Vera non ha chiamato il suo ragazzo come aveva promesso, perché stava stilando un rapporto mensile a lavoro e non poteva distrarsi.
Vera non gli ha stirato la camicia, ma, visto quanto è stanca ultimamente, poteva fare peggio.
Vera ha detto raramente al suo ragazzo quanto significasse per lei, perché trova difficile esprimere i suoi sentimenti, ma ha fatto del suo meglio.
Dopo la rottura, Vera è diventata meno efficiente sul lavoro, perché era sottoposta a un forte stress a cui è difficile far fronte. È grandioso che abbia comunque continuato a lavorare.
Vera ha messo su peso dopo la rottura, perché ha cercato di ingoiare i suoi sentimenti. È un bene che non abbia iniziato a bere o a prendersela con altre persone.
Rompere con un partner non significa che Vera non ne troverà mai un altro. È bella, gentile e ha successo: si tratta di qualità attraenti agli occhi degli uomini.
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Non sei sicuro da dove iniziare?
Quarto passo
Leggi le tue risposte ad alta voce e in modo espressivo: immagina di rivolgerti al giudice.
Quinto passo
Assumi il ruolo del giudice.
Assolviti per suo conto.
Elabora prima l’assoluzione su un foglio di carta.
Ad esempio:
Tenendo conto di tutte le circostanze del caso, Vera viene assolta da ogni accusa. Aveva delle buone ragioni per fare tutto quello che ha fatto. Ha agito in accordo con le sue condizioni emotive e fisiche, oltre che in base alle sue capacità.
Per prevenire tali condizioni in futuro, il tribunale stabilisce che Vera deve:
● Procurarsi un aiuto per combattere lo stress
● Praticare esercizi di respirazione per ritrovare la capacità di concentrazione
● Provare ad uscire con un uomo interessato a lei
Sesto passo
Leggi ad alta voce il verdetto del giudice.
Ripeti questa tecnica una volta alla settimana e il tuo atteggiamento verso te stesso e le tue azioni cambieranno in meglio.
Tra l’altro, se hai l’opportunità di muoverti in giro per la stanza durante l’esercizio, in modo che il pubblico ministero, l’avvocato e il giudice parlino da punti diversi, fallo. In questo modo, l’effetto della tecnica aumenterà.
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