Cosa dire a te stesso quando qualcuno ti fa del male

Tutti a volte ci sentiamo profondamente feriti dagli altri, non importa quanto grave sia il motivo.

C’è qualcosa che devi sapere sul sentirsi offesi: le punzecchiature delle altre persone ci fanno male quando colpiscono un punto che fa già male.

Quando succede, è importante sapere come sostenere te stesso e dirti le parole giuste che ti impedirebbero di affogare in questa spiacevole condizione.

1. Perché mi dà fastidio?

Poniti questa domanda con un tono curioso, non di svalutazione. Non ci offendiamo sempre, indipendentemente da ciò che la gente dice. È importante capire perché questa situazione (parola, frase, persona) ti fa sentire in questo modo. Una volta capito, avrai la possibilità di scendere a patti con il tuo “punto dolente”. Ti aiuta ad essere un passo avanti rispetto alla situazione.

2. È davvero importante?

Ciò che conta davvero è la percezione, poiché il risentimento si basa su un pensiero. Ad esempio, una persona non si offende per il fatto che è bassa, ma potrebbe offendersi se qualcuno lo dicesse in un modo sbagliato, che sembra sprezzante o sarcastico. Quindi, è automatico “Stanno ridendo di me? Sono ridicolo?”.

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3. Questa cosa mi ha ferito, ma saprò gestirla.

Dicendoti questo, accetti i tuoi sentimenti mentre ricordi a te stesso che sei in grado di controllare la tua reazione.

4. Quello che stanno dicendo riguarda loro più di me.

È assolutamente vero. Ci sono persone a cui piace offendere gli altri. Vale la pena sprecare le tue risorse per dare soddisfazione all’altra persona? Sta mostrando semplicemente le proprie insicurezze.

5. Non sono gli altri che ci offendono, siamo noi che ci offendiamo.

Ripristina il tuo diritto di fare una scelta, ricordati di te. Puoi scegliere la tua reazione, non ti controlla, tu controlli lei. Puoi offenderti? Certo, puoi anche passare qualche ora o qualche giorno a  rimuginare sulle cose che ti frustrano. Oppure potresti ricordare a te stesso che qualunque cosa abbia fatto dire o fare qualcosa di offensivo all’altra persona è transitoria, perciò, vale davvero la pena viverla in maniera così penosa?

6. Finché non accetti qualcosa di negativo, appartiene a chiunque l’abbia portato.

Dicono che sia stato Buddha a dirlo. Ad esempio, quando senti qualcosa di brutto su di te, puoi arrabbiarti e offenderti, prendendotela a cuore, oppure puoi essere sorpreso da questi giudizi e lasciarli alla persona che stava cercando di offenderti, perché potrebbero non avere nulla a che fare con te.

7. Ci tornerò più tardi.

A volte, quando la situazione è tesa, siamo tentati di reagire emotivamente. Dedicando del tempo ad analizzare la realtà, potresti capire che non ne vale la pena. Questo è il motivo per cui dovresti provare a ritardare consapevolmente la tua reazione di un’ora e tornare ad analizzare tutto ciò che è accaduto dopo esserti svagato un po’.


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