Gaslighting è una parola bella e spaventosa allo stesso tempo. Ci auguriamo sinceramente che tu non sia mai stato colpito da questo tipo di violenza psicologica, ma è meglio avere informazioni al riguardo in anticipo, piuttosto che cadere nella sua pericolosa trappola all’improvviso.
Dal punto di vista psicologico, il gaslighting è un tipo di manipolazione in cui una persona fa dubitare intenzionalmente un’altra persona di sé stessa, delle sue azioni e dei suoi ricordi. L’obiettivo dell’aggressore è ingannare la vittima, prendere il controllo su di lei e dimostrare il proprio potere.
È interessante notare che il manipolatore raramente grida, minaccia o esprime aggressività. Molto spesso, parla in tono calmo, condiscendente o premuroso, mentre mette l’altra persona in imbarazzo e la fa dubitare della propria sanità mentale.
La cosa più spaventosa è che sono le persone di cui la vittima si fida completamente, i suoi cari, ad usare questo tipo di manipolazione. Tutto accade senza testimoni, non ci sono prove dirette di aggressività, ma, gradualmente, nel corso di mesi o anni, la persona è portata a dubitare di sé stessa, dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti. Viene creata una sensazione di doppia realtà.
Di conseguenza, la vittima diventa insicura riguardo la propria sanità mentale ed è al limite di un esaurimento nervoso (nel migliore dei casi).
Vediamo quali frasi e comportamenti possono aiutarti ad individuare un manipolatore di questo tipo.
- Negazione dei fatti: “Smettila, non l’ho mai detto!”, “Questo non è mai successo, sei confuso!”, “È andata in maniera completamente diversa”
- Invalidamento delle tue emozioni: “Questa è solo la tua opinione”, “Non inventarti le cose, non fa neanche così male”, “Prendi semplicemente tutto troppo sul personale”.
- Svalutazione dei tuoi successi: “Beh, chiunque può scrivere un articolo”, “È ridicolo esserne orgogliosi, non è niente di speciale”, “Non male, ma troppo banale”.
- Umiliazione: “Sei stupido, non capiresti”, “Non ha senso parlare con te, sei un tale idiota”, “Come potrà mai questa regina del dramma crescere dei figli?!”
- Accuse: “Non mi ascolti mai”, “Ti piace solo quando tutto va per il verso giusto!”, “Tu sei confuso e poi la colpa è degli altri!”
- Accenni alla tua deriva mentale: “Ultimamente sei davvero strano, continui a dimenticare e confondere tutto”, “Forse c’è qualcosa che non va nella tua testa, dovresti andare dal dottore”, “Il tuo stato d’animo mi riguarda: non ti stai ascoltando, stai farfugliando”.
Col tempo si impara ad individuare chi mette in pratica il gaslighting, ma imparare a resistergli è molto più difficile.
Prima di tutto, non appena si accorge che sei “fuori pericolo”, interrompe le sue manovre e si comporta in maniera ineccepibile per un po’ (fino a quando non abbassi la guardia).
In secondo luogo, cercherà di limitare i tuoi contatti con i tuoi cari, in modo che nessuno di loro ti supporti e ne mini l’autorità.
Terzo, è impossibile stare sempre in guardia: non saprai mai quando inizierà esattamente il suo bullismo, ti confonderai e dubiterai ancora.
Tuttavia, è possibile e necessario resistere al gaslighting: è in ballo la tua salute mentale. Quindi, prova a utilizzare i seguenti suggerimenti.
La self-therapy può essere uno strumento essenziale per la tua crescita personale ed emotiva.
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Non sei sicuro da dove iniziare?
1.Cominciamo dalla tua autostima: è la sua fragilità che consente all’aggressore di deriderti impunemente. Falla crescere e valorizzala con ogni mezzo: corsi psicologici, articoli, “diario dei miei successi”, contatti con le persone che ti ammirano.
2. “Mantieni la calma”. Impara a controllarti: le tue risposte aggressive, le lacrime di impotenza e il tuo eloquio agitato e confuso vanno solamente a suo vantaggio. Quanto più calmo e distante sei durante il dialogo con lui, tanto più facile sarà per te capire il significato di ciò che sta accadendo e reagire sensibilmente alle tattiche di gaslighting.
3. Prima di rispondere, assicurati di fare una pausa: “Solo un minuto, fammi pensare…”. In primo luogo, riuscirai a far “respirare” le tue emozioni e a ristabilire il tuo autocontrollo; in secondo luogo, confonderai l’aggressore, che spera in una tua risposta rapida e umile. Dopo, se sai cosa rispondere, vai avanti con la discussione. Se non sei sicuro, evita il colpo: “Non sono pronto a parlarti in questo momento, forse domani”.
4. Fidati di te stesso e dei tuoi sentimenti! Iniziare a dubitare e ricontrollare fatti ed eventi è, di sicuro, una strategia perdente. Dubiterai ancora di più. Devi attenerti al tuo punto di vista, mostrare un atteggiamento deciso e dire con voce sicura: “Sì, ho un punto di vista diverso su questa situazione. Mi fido della mia memoria e la vedo diversamente”.
5. Assicurati di fare affidamento sull’aiuto di altre persone. Chiedi ai tuoi cari se hanno notato le stesse “cose strane” di cui il manipolatore ti parla sempre. Anche vedere un terapeuta potrebbe essere una saggia decisione.
6. Quando le tue emozioni ribollono e la tua autostima è minacciata, è molto difficile riprendersi e trovare le parole giuste ed efficaci per sconfiggere il manipolatore. Tuttavia, ci sono alcune frasi che puoi ricordare e usare per cercare di impedire all’aggressore di umiliarti:
- Non hai il diritto di insultarmi, quindi scusati. Non mi farò parlare con questo tono.
- Sento che, per qualche motivo, stai cercando di farmi pressione. Smettila e dimmi direttamente cosa vuoi.
- Mi fido dei miei ricordi e non permetterò a nessuno di dubitare della mia sanità mentale. Se non smetti di prenderti gioco della mia salute, questa conversazione è finita.
A differenza della violenza fisica, il gaslighting non lascia lividi e bernoccoli, ma solo un’anima tormentata ed esausta.
Speriamo che i nostri consigli ti aiutino a riconoscere subito questa minaccia e a bloccare tutti gli attacchi del manipolatore con sicurezza.