Evitare l’intimit\u00e0 \u00e8 una strategia di difesa. Di norma, si sviluppa durante l’infanzia, ma ci sono dei casi in cui una persona adulta subisce un grave trauma psicologico e, di conseguenza, inizia a utilizzare la strategia di coping della fuga.<\/p>\n\n\n\n

Ecco alcune storie che ti aiuteranno a comprendere meglio le relazioni causali nello sviluppo di un disturbo evitante.<\/p>\n\n\n\n

1. \u201cI miei genitori erano buoni ma, come si suol dire, freddi. Pareva che avessi tutto: cibo, vestiti, tutto il necessario per la scuola, una famiglia completa.<\/p>\n\n\n\n

Ma non ricordo che mi abbiano mai lodato, sostenuto o chiesto cosa volessi. Quando piangevo o facevo i capricci, mi lanciavano uno sguardo di avvertimento e, con voce fredda, dicevano che i bravi bambini non si comportano in questo modo. <\/p>\n\n\n\n

Quindi ora non so proprio cosa sia una relazione intima, calda e affettuosa\u201d.<\/p>\n\n\n\n

2. \u201cNon si poteva mai contare su mia mamma. Non si sapeva mai cosa aspettarsi da lei. Poteva essere molto attenta, iniziare a seguirmi e educarmi, e poi “scomparire”: concentrarsi sulle sue cose e non prestarmi attenzione. E se provavo ad avvicinarla, iniziava a urlare di lasciarla in pace e di non distrarla.<\/p>\n\n\n\n

Quindi ora ho paura di avvicinarmi alle persone, perch\u00e9 non so cosa aspettarmi da loro\u201d.<\/p>\n\n\n\n

3. \u201cDa bambino sono stato eccessivamente amato. Si sono presi molta cura di me, mi hanno sorvegliato e mi hanno protetto letteralmente da tutto. Non andare l\u00ec, potrebbe succederti qualcosa, e io dopo come vivr\u00f2 senza di te? Non fare questa cosa, \u00e8 pericolosa, potrebbe succedere di tutto! Noi facciamo qualunque cosa per te e tu devi apprezzarlo!<\/p>\n\n\n\n

Quindi ora cerco di mantenere le distanze dalle persone che mi piacciono, perch\u00e9 non voglio pi\u00f9 rinunciare ai miei desideri e alla mia vita per il bene della tranquillit\u00e0 di qualcun altro\u201d.<\/p>\n\n\n\n

4. \u201cLo spazio personale era un concetto sconosciuto nella mia famiglia. Il controllo, le ispezioni e l’ingerenza nelle relazioni erano una cosa molto comune. Inoltre, non era un fenomeno che avveniva solo tra me e i miei genitori, ma anche tra pap\u00e0 e mamma, tra i nonni e i miei genitori. Tutti si intromettevano in tutto, imponevano e criticavano. Ricordo che una volta mia madre lesse il mio diario segreto, trov\u00f2 qualcosa che non le piacque e discutemmo del mio “cattivo comportamento” durante una riunione di famiglia.<\/p>\n\n\n\n

Ora, quindi, cerco di non permettere a nessuno di avvicinarsi. Sai come si dice: a chi dai il dito, si prende anche il braccio\u201d.<\/p>\n\n\n\n

5. \u201cMia madre si \u00e8 ammalata quando avevo 3 anni. Non ricordo molto, ma \u00e8 stato un periodo difficile per la mia famiglia. \u00c8 morta quando avevo 5 anni. Mi mancava molto, ho pianto molto, mi sono spento. Pap\u00e0 ha cercato di aiutarmi in qualche modo, ma lui per primo era distrutto.<\/p>\n\n\n