1. Riconosci il diritto dell’altra persona di provare dei sentimenti. Non svalutarli o negarli.
Ecco un esempio di svalutazione: “Perché ti agiti così tanto per una cosa così insignificante? Può succedere a chiunque!”
Ed ecco un esempio di negazione: “No, non ti sei fatto male. Lo stai solo immaginando.”
Ecco come ammettere e legittimare i sentimenti di qualcuno: “Vedo quanto sei sconvolto per questa cosa. Beh, è una cosa seria, lo sarei anche io”. “Mi dispiace che tu debba affrontare tutto questo”. “Sarai molto triste in questo momento”.
2. Stai semplicemente accanto alla persona che soffre.
Se non sai cosa dire, non dire nulla. È più appropriato che dire cose ottimistiche che non hanno senso. Non dare consigli al soggetto. Puoi accarezzargli il braccio, la spalla o abbracciarlo, se non gli dà fastidio. Stagli vicino, in silenzio: un sostegno di questo tipo è molto più prezioso delle azioni forzate, quando non sono richieste.
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3. Chiedi di che tipo di aiuto ha bisogno la persona.
Chiedi in modo molto diretto, senza allusioni, con frasi chiare: “Come posso aiutarti in questo momento?”, “Cosa posso fare per facilitarti le cose?”
4. Aiuta la persona che stai cercando di sostenere a trovare le proprie risorse interiori.
Ognuno di noi ha un bambino interiore che soffre, ma ha anche un adulto interiore su cui può fare affidamento. Aiuta questa persona a constatare il modo in cui affronta la situazione e a capire che può superare le difficoltà che le sono piovute addosso.
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