Se vuoi essere ascoltato, devi iniziare a parlare

Non nasciamo con la paura di esprimere noi stessi, l’acquisiamo durante la nostra vita. La nostra prima azione dopo la nascita è un respiro, la seconda azione è un urlo, un grido… Quindi, nei nostri primi momenti di vita, la nostra voce è pura, altisonante e molto alta. Possiamo urlare a lungo senza che ci si secchi o ci faccia male la gola. Le nostre spalle non sono tese. Non siamo imbarazzati di fronte al nostro primo pubblico, i dottori nella stanza… Tutto questo viene dopo, acquisendo esperienza di vita. E, poiché siamo in grado di acquisire tutte queste paure, questi vincoli e queste tensioni, possiamo anche sbarazzarcene!

Abbiamo selezionato alcune tecniche semplici ed efficaci per aiutarci a sbarazzarci della paura che si manifesta prima di parlare in pubblico o di avere una conversazione.

Immagina di dover salire sul palco o sederti al tavolo di una trattativa fra pochi minuti. La respirazione si fa difficoltosa, il tuo cuore inizia a battere forte, ti senti accaldato e sudato, hai un po’ di nausea. Questa condizione, ammettiamolo, è spiacevole. Vediamo cosa succede al tuo corpo in questo momento. Il battito cardiaco diventa più frequente, quindi la circolazione sanguigna accelera. Viene rilasciata una grande quantità di adrenalina nel flusso sanguigno. Quest’adrenalina deve essere “scaricata” in qualche modo. È idoneo qualsiasi esercizio fisico. Puoi fare squat o saltellare per un po’.

Le tecniche di rilassamento muscolare sono un’altra opzione. Contrai tutti i muscoli del corpo, il più possibile. Stringi le dita, le mani, la mascella, trattieni il respiro e rimani in questo stato per 10-15 secondi. Quindi, espira lentamente e rilassati. Una parte dell’eccesso di adrenalina svanirà. Il tuo corpo si sentirà più sicuro e più a suo agio.

Che cosa è importante prendere in considerazione?

Parlare in pubblico è sempre stressante. Puoi aver paura di essere valutato o di fallire. Forse hai avuto delle esperienze negative (tutti abbiamo dovuto esporre i compiti a scuola ed eravamo in imbarazzo e ci vergognavamo), ma devi tenere presente, innanzitutto, che le persone che sono venute alla tua presentazione vogliono ascoltarti. Non ha assolutamente importanza che tu stia parlando in una sala conferenze di fronte ai tuoi colleghi, in un grande salone di fronte a un vasto pubblico, o faccia a faccia con una persona molto importante e altera. Ciò che ha importanza è che questa situazione si sia formata con un certo credito di fiducia. Questa conversazione è voluta. È opportuno per entrambe le parti, per te e per il tuo pubblico.

Un’altra cosa importante che devi considerare è che la responsabilità del successo della tua presentazione è equamente ripartita tra te e il tuo pubblico. Da parte tua, devi essere pronto, ovviamente. Ma anche il tuo pubblico deve essere pronto ad ascoltare e ricevere le informazioni. È totalmente sbagliato assumersi tutte le responsabilità per il successo o il fallimento del proprio discorso. Entrambe le parti sono responsabili di tutto ciò che accadrà. L’oratore è la persona che trasmette le informazioni e il pubblico, o l’interlocutore, deve ricevere queste informazioni. Affinché la comunicazione abbia successo, entrambe le parti devono essere aperte. Se il tuo pubblico non è pronto, non sarai in grado di creare una connessione. Se tu non sei pronto ad aprirti al tuo pubblico, non sarai in grado di stabilire un contatto. Quando entrambe le parti sono pronte, allora accade la magia…

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Non sei sicuro da dove iniziare?

Devi salire sul palco pensando che tu e il tuo pubblico non siete due squadre opposte, ma che fate parte della stessa squadra. Avete lo stesso obiettivo.

Torniamo alla pratica e lavoriamo sugli spasmi muscolari.

Probabilmente ognuno di noi conosce gli spasmi muscolari. Quando la mascella è tesa, è impossibile esprimersi chiaramente. Per far sparire questi spasmi, esegui il seguente esercizio.

Conta ad alta voce fino a dieci e presta attenzione alla tua voce. Controlla se la mascella è tesa.

Ora aumenta un po’ la tensione: stringi i denti il ​​più possibile e conta fino a dieci.

Per ottenere un risultato ancora migliore, aggiungiamo un ulteriore vincolo. Metti un ​​dito tra i denti e stringilo saldamente. Ora conta di nuovo ad alta voce fino a 10. Muovi fattivamente le labbra. Devi articolare ogni numero in modo molto chiaro.

C’è un esercizio simile con un tappo di bottiglia. Il tappo, però, non ti darà così tante sensazioni e non sarai in grado di sentire quanto saldamente stai serrando le mascelle. Se invece mordi il dito, saprai immediatamente quanto sei teso e dovrai rilassare i muscoli, in modo da non farti male.

Un’altra tecnica eccellente è chiamata “Respiro caldo”.

Immagina che intorno a te inizi a nevicare. Non importa dove sei: a casa tua, in macchina o in aereo. Grandi fiocchi di neve cadono lentamente, alcuni atterrano sulle tue mani. Il tuo compito è usare il tuo respiro caldo per scioglierli.

Porta i palmi alla bocca e inizia a respirare calorosamente su di essi. Se senti il ​​calore sui palmi delle mani, significa che stai facendo questo esercizio in modo corretto. Fai altri dieci respiri caldi, ognuno di essi dovrebbe essere più lungo del precedente. Mentre espiri, allarga un po’ di più la bocca e rilassa la mascella.

Quando rallenti il ​​respiro, lo rendi più caldo e più consapevole. Cosa succede in questo momento? La laringe, i legamenti, i muscoli della bocca e le labbra si riscaldano per un suono di alta qualità. Questo esercizio allevia anche la secchezza delle fauci e il mal di gola che possono verificarsi quando si parla a lungo.

Questi esercizi aiutano non soltanto a sbarazzarsi degli spasmi, ma anche a focalizzare l’attenzione, ad essere più composti.

Cos’altro ci resta? Ovviamente, la voce tremante.

Puoi (e dovresti) sbarazzartene.

Affinché la voce non tremi e sembri sicura, la prima cosa che dobbiamo fare è lavorare sulla respirazione. La nostra forza, la nostra capacità di parlare e la nostra fiducia in noi stessi dipendono da questo.

Il diaframma è il muscolo principale coinvolto nella respirazione. Lavoriamoci su.

Metti le mani sullo stomaco ed espira brevemente e bruscamente pronunciando la consonante “F”. Espira rumorosamente, come se cacciassi fuori qualcosa mentre espiri. I tuoi addominali lavorano attivamente: contrazione-rilassamento, contrazione-rilassamento. Devi respirare in questo modo per almeno un minuto o finché non senti le vertigini. Insieme agli addominali, inizia a lavorare anche il diaframma. Funziona come una pompa. Quando attivi il diaframma, la tua voce suona più sicura e i tremori scompaiono.

I tremori compaiono a causa della respirazione irregolare. Non appena il respiro diventa regolare, il suono si uniforma, diventa più morbido e più pieno, compare il ritmo, e la voce inizia ad affascinare e catturare l’attenzione del pubblico. È il respiro che controlla la sicurezza nella tua voce. Questo esercizio pompa, nel senso letterale del termine, il muscolo coinvolto nel processo di produzione del suono.

Per sembrare sicuro, devi sentire la forza della tua voce. Per rafforzarla, fai il seguente esercizio. Immagina di essere una mucca e…muggisci. Concediti di scherzare, giocare, rilassarti e muggire. Se riesci a sentir vibrare le tue labbra, stai facendo l’esercizio in modo corretto. Ora devi intensificare queste vibrazioni.

Immagina che l’erba diventi sempre più gustosa, cerca di esprimerlo nel suono che produci. Muggisci, prolungando il suono: “Moo-oo”. Le vibrazioni saranno più significative. La voce diventerà più piena e sicura. Trasmetterà un senso di forza, posizione chiara e conoscenza della materia.

La tua voce è il tuo principale strumento di comunicazione al giorno d’oggi. La qualità della tua voce influenzerà il modo in cui il pubblico ti percepisce.

Imparando a controllare la tua voce, otterrai una chiave d’oro che apre molte porte.


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