Perfezionismo: cosa fare al riguardo?

Ogni psicologo che abbia lavorato con un perfezionista sa con quanta determinazione egli difenda la sua visione del mondo:

“La ricerca della perfezione è una cosa normale!”

“Devo impegnarmi di più!”

“Non appena allento il controllo, mi trasformo in una creatura senza cervello che vuole solo mangiare e dormire. Ho bisogno di stare all’erta!”

“Avere standard elevati verso me stesso non mi permette di rilassarmi”

“Ogni giorno bisogna mostrare al mondo di cosa si è capaci. Altrimenti, ti mangeranno a colazione!”

Queste sono citazioni reali dei nostri utenti perfezionisti.

Anche il solo pensiero di aver bisogno di cambiare qualcosa su cui basano la loro intera esistenza può sconvolgerli e farli infuriare. Se ti suona familiare, dovresti lavorare su questo tuo rifiuto con uno psicoterapeuta. Se, invece, ti sei già reso conto che le tue energie sono prosciugate da un’eterna ricerca della perfezione che non ti dà nulla in cambio, se non vuoi più inseguire carote irraggiungibili, allora i nostri consigli fanno al caso tuo.

1. Accetta come un dato di fatto che non sei perfetto. Nessuno è perfetto e nessuno ha bisogno di essere perfetto. Dillo ad alta voce: “Ho il diritto di commettere errori. Sono umano”.

2. I perfezionisti pensano che i propri risultati siano l’essenza di ciò che sono. Se prendo un brutto voto, sono cattivo. Se ho commesso un errore durante la mia presentazione, sono un fallito. Ma in realtà non è così! È molto importante separare i risultati dall’immagine di sé.

Per farlo, ricorda gli episodi in cui hai fallito, ti sei incolpato e avevi una valutazione molto negativa di te stesso. Riconsiderali dal punto di vista “quello non ero io, ma le mie azioni”. Svolgi per iscritto questo esercizio.

Ad esempio, “Stavo facendo una presentazione e ho dimenticato quello che dovevo dire. Ho fatto un casino! Sono un fallito”. Sostituisci questa frase con “Stavo facendo una presentazione e ho dimenticato quello che dovevo dire. Non è stata una delle mie migliori presentazioni. La prossima volta mi preparerò meglio”.

3. Un perfezionista è completamente incapace di accettare i complimenti. Si sente molto a disagio poiché qualsiasi complimento significa che:

  • La persona non ha abbastanza informazioni (non vede il quadro completo: “in quell’angolo laggiù, ho messo decisamente troppa vernice”).
  • Vuole solo farmi sentire meglio. Il suo complimento non è reale.
  • Se meritassi questo complimento, il mio capo mi darebbe una gratifica. Altrimenti, sono solo parole vuote…

Esercizio. Chiedi ai tuoi amici e ai tuoi familiari di parlarti delle tue buone qualità. Non controbattere, qualsiasi cosa tu senta: è molto importante! Prendi un foglio di carta e una penna e scrivi delle argomentazioni convincenti sul perché tutto ciò che hanno detto è vero. Se non avverti alcuna resistenza interna, è grandioso! Significa che il tuo perfezionismo sta diminuendo.

4. Concediti di poter non essere SUPER (uomo, donna, capo, mamma, ecc.). È molto difficile, ma è possibile.

Il tuo desiderio di essere il migliore in ogni aspetto della vita provoca frustrazione e prosciuga la tua energia. È una decisione, una scelta. O sei una persona viva che ha il diritto di commettere errori o avvizzisci e sconvolgi tutta la tua vita sognando la perfezione.

5. Nessuno zelo. Constata tutti i momenti in cui vuoi rifare qualcosa: impastare e cuocere un’altra torta perché la prima è venuta un po’ storta, acquistare una nuova agendina se hai commesso un errore e hai cancellato qualcosa sulla prima pagina, ecc. Prima di agire, chiediti: “Perché lo sto facendo? Cosa accadrà se la torta (l’agendina, una foto su Instagram) non sarà perfetta? Cascherà il mondo? Cambierà qualcosa di importante?”. Fai la scelta consapevole di non ricominciare da capo.

6. Fai degli errori. Questa è la cosa più spaventosa per un perfezionista. Sfida l’omino scontento dentro di te: metti in disordine la tua scrivania, non fare qualcosa della tua lista di cose da fare. I piatti nella credenza devono per forza essere ordinati per dimensione? I libri per titolo? I vestiti per colore? Hai davvero bisogno di compiere le 12 fatiche di Ercole ogni giorno? Prova a vivere in questa maniera per alcuni giorni e osserva se cambia qualcosa. Magari nulla?

7. Non rifare i compiti! Questo è molto, molto importante! Devi esercitarti in quest’abilità! ?


I perfezionisti possono sprecare molto tempo su cose a caso. Possono rimanere bloccati anche nei compiti più semplici perché li ripetono moltissime volte. Pertanto, assegna un tempo prestabilito ad ogni attività. Appena scade il tempo, smetti di svolgere quest’attività e non riprenderla.

Nota: secondo te, fino a che punto hai completato il compito? 80-90%, non al 100% come avresti voluto? Va bene, puoi lasciare tutto così com’è!

Se trovi difficile giudicare la completezza del risultato, misura il tempo impiegato. Assegna meno tempo di quanto originariamente previsto. “Dedicherò 10 minuti ad ogni documento, quindi passerò a quello successivo” o “Pulirò la cucina per 15 minuti e, indipendentemente dal punto in cui sono arrivato, mi fermerò e andrò a leggere un libro”.

8. Smettila di provare a controllare tutto.

Al mondo ci sono molte cose che non puoi controllare: il comportamento delle altre persone, le loro reazioni, le cose che sono già avvenute, le circostanze, le condizioni stradali, la pace nel mondo, ecc. Accetta questa cosa come accetti le condizioni metereologiche. Il desiderio di controllo è sempre causato dall’ansia. Il controllo è il mantello in cui si avvolge. Rileva la tua zona di responsabilità ponendoti questa domanda: di cosa mi preoccupo veramente? Una volta che avrai spostato il ​​tuo desiderio di controllo nella zona della coscienza, priverai il controllo del suo potere e tornerai alla realtà.

Il perfezionismo è una ricerca dell’illusione, l’illusione della perfezione.


È simile alla frutta di plastica in un cesto: sembra molto bella ma non puoi mangiarla. Vuoi vivere tutta la tua vita in questo mondo di plastica, sforzandoti di raggiungere una bellezza irraggiungibile e ignorando tutto il resto? Allora è probabile che il perfezionismo diventerà la storia della tua vita: inseguire le carote, raccogliere medaglie d’oro e monete come Mario nel videogioco. Nel frattempo, la tua vita passerà…


Oppure puoi decidere di smettere di sacrificare la tua vita per amore di una perfezione immaginaria e di un eterno rendimento eccessivo. Allora potrai provare il gusto delle mele vere, con macchie e imperfezioni, prese al mercato da un contadino. Altro che la frutta di plastica. Il perfezionismo non riguarda affatto la vita reale.

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