Molti concetti possono sembrare simili. Ad esempio, non è sempre facile trovare il confine tra ostinazione, perseveranza e testardaggine. O tra orgoglio e vanità. O tra fiducia in sé stessi e arroganza. La stessa confusione nasce spesso tra i concetti di fiducia e ingenuità. Questo porta ad incomprensioni: la fiducia ha qualche caratteristica positiva, mentre l’ingenuità è avvolta da un velo di “stupidità” e immaturità.
L’ingenuità è connaturata all’infanzia. È una cosa normale, perché i bimbi piccoli non sono ancora in grado di orientarsi in un mondo in continua evoluzione. Gli occhi spalancati sono il loro unico modo possibile di interagire con questo mondo. Già in età scolare, però, i bambini imparano ad analizzare le informazioni in arrivo e a trarre delle conclusioni, determinando la correttezza o meno di queste informazioni, se bisogna crederci oppure no.
L’ingenuità negli adulti, d’altra parte, è un segnale di infantilismo.
Cerchiamo di capire di cosa si tratta e la differenza fra i due concetti.
1. Essere ingenui significa portare occhiali dalle lenti rosa come scelta predefinita. Non sei selettivo, ma, per qualche ragione nota solo a te stesso, speri che tutto vada nel modo a te favorevole. L’ingenuità non ha una base. È effimera e irragionevole. La fiducia è una scelta. Scegli di fidarti di una certa persona e hai buone ragioni per farlo.
2. L’ingenuità non si basa sulle esperienze passate. Non presti attenzione ai chiari segnali di pericolo perché credi che tutto andrà bene! L’ingenuità ti costringe a ignorare il fatto che l’ultima volta, in circostanze simili, sei caduto in una trappola. E anche la volta prima. Ma riprendi comunque la stessa strada, dimenticandoti di tutto. E se la terza volta fosse quella giusta?
Il collega di Alice prende sempre in prestito dei soldi da lei e…si dimentica allegramente di restituirglieli. Ma Alice continua a prestargli soldi, ancora e ancora, sperando che ogni volta vada in maniera diversa. Deve pur sapere che bisogna restituire i soldi! Si tratta decisamente di ingenuità.
La fiducia non funziona in questo modo. Ci fidiamo di qualcuno sulla base di una combinazione di vari fattori.
Silvana lavora con Dario ormai da un anno e sa per certo che può fare affidamento su di lui, perché lo ha dimostrato ripetutamente con la sua affidabilità e onorando tutti gli accordi. Si sente a suo agio e al sicuro con lui. Questa è fiducia.
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3. La fiducia è una forza creativa, uno spazio che viene esaminato e analizzato. L’ingenuità è un campo in cui puoi finire nelle sabbie mobili, impantanarti in una palude o trovarti in un vicolo cieco.
4. Sì, anche se non sei ingenuo puoi commettere degli errori. Anche la fiducia può essere infranta.
L’ingenuità, però, è l’abitudine a sottovalutare la situazione e a non assumersi la responsabilità di quello che sta accadendo. La fiducia, invece, è esattamente l’opposto: si tratta di assumersi la responsabilità di credere in un’altra persona e di essere pronti a correre il rischio, anche senza una garanzia del 100% (che è impossibile avere).
5. Solitamente ci si fida delle persone che si conoscono bene. L’ingenuità, invece, è onnicomprensiva e si applica a tutti. Una persona ingenua si fida di tutti perché pensa che una persona con un viso così gentile non possa mentire e che la crema che viene promossa da quell’attrice famosa deve essere per forza buona. Perché? Perché ci crede!
6. L’ingenuità è accusatoria ed egocentrica. “Pensavo che l’avresti fatto! Come hai potuto non farlo?”. Allo stesso tempo, l’altra persona potrebbe non avere la minima idea che ci si aspetti da lei un determinato comportamento. La fiducia non oltrepassa i confini di un’altra persona, è intelligente e non richiede nulla.
Se giudichi sempre male le persone, le storie e le situazioni, controlla che non sia l’ingenuità a guidarti nelle relazioni. La fiducia è un valore selettivo, l’ingenuità è tutta un’altra storia…
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