Gli attacchi di panico sono il male del 21° secolo. “L’uragano” interno vissuto dal soggetto durante l’attacco lo spaventa così tanto da far nascere la paura di perdere il controllo, di diventare pazzi, di avere delle malattie incurabili e persino della morte.
L’attacco di panico è la modalità “di emergenza” che viene attivata dalla psiche, una reazione ad un pericolo reale o, molto spesso, immaginario.
I sintomi dell’attacco di panico sono: sudorazione, frequenza cardiaca accelerata, freddo, tremore, dispnea (soffocamento), difficoltà respiratoria, vertigini, sensazione di svenimento da un momento all’altro, nausea, sensazione di derealizzazione e depersonalizzazione (“tutto questo non sta accadendo a me”), sensazione di intorpidimento o formicolio agli arti, pensieri confusi, dolore addominale, forte paura difficile da spiegare e da controllare.
Come aiutare qualcuno che ha un attacco di panico:
– prendi il soggetto per mano, parla con tono sicuro e calmo, anche se ora potrebbe non essere facile, devi dare l’impressione di avere la situazione sotto controllo;
– spiega al soggetto cosa gli sta succedendo, digli che l’attacco di panico passerà in pochi minuti e che deve solo aspettare. Anche se ti sembra non ti stia ascoltando, continua a spiegargli che i sintomi sono difficili da sopportare, ma che non è in pericolo, non impazzirà e non morirà e che presto inizierà a stare meglio.
– è necessario normalizzare la respirazione. Questo avvierà il meccanismo che indebolisce i sintomi. Consiglia di respirare in un sacchetto accostato alla bocca o semplicemente nelle mani a forma di coppa. Il livello di CO2 aumenterà e la respirazione tornerà regolare;
– suggerisci tutte le tecniche di respirazione. Controlla il processo, guidando il respiro del soggetto “inspira – espira”, inspirando a fondo e espirando forte attraverso la bocca. Respirate contando fino a sei: 1-2 inspirazione, 3 trattenere il respiro, 4-5-6 lunga espirazione fino allo svuotamento dei polmoni;
– sposta l’attenzione della persona con l’attacco di panico: suggerisci di contare da 100 a 1 al contrario, di giocare a dei giochi di parole, di contare gli oggetti dello stesso colore, di esaminare una locandina pubblicitaria (chiedi di descrivere ad alta voce ogni più piccolo dettaglio)-
Come aiutare te stesso durante un attacco di panico:
– “metti radici”: senti letteralmente la superficie sotto i tuoi piedi, l’area di contatto tra le gambe e il pavimento. Prendi nota delle tue sensazioni, concentrati su di esse;
– cerca di tornare alla realtà: chi sono, dove sono, che ora è, sono seduto/sto in piedi, cosa sta succedendo intorno a me, cosa vedo, cosa sento, cosa percepisco con la mia pelle;
– riscaldati: se è possibile, avvolgiti in una coperta o in un maglione largo; prendi una borsa dell’acqua calda. Ti aiuterà a ripristinare la circolazione del sangue negli arti e far fluire il sangue in tutto il corpo;
– controlla il tuo respiro, concentrati su di esso, esegui la respirazione quadrata, inspira-pausa-espira-pausa: inspira contando fino a “quattro” ed espira contando fino a “otto”, con gli occhi che seguono i bordi di un qualsiasi oggetto rettangolare da angolo ad angolo; respira in un sacchetto;
– scegli un oggetto qualsiasi ed osservane i dettagli. Studia attentamente l’oggetto selezionato, cerca di notare e descrivere mentalmente (o ad alta voce) tutti i suoi dettagli;
– pensa che è solo un attacco, non impazzirai, non ti ammalerai e non morirai; è spiacevole, ma non è pericoloso, passerà presto.
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