Nelle situazioni critiche le persone manifestano reazioni diverse: qualcuno piange, qualcuno reagisce in maniera isterica, qualcuno resta intontito e stupito. Oppure potrebbero esserci reazioni di rabbia, collera e aggressività incontrollata.
Come si manifesta: i muscoli si tendono, il soggetto arrossisce, può gridare contro qualcuno, minacciarlo, tirare pugni, lanciare cose, colpire il muro, si adopera per punire coloro che ritiene colpevoli. Uno spettacolo spaventoso.
È importante capire che tale comportamento è una risposta alle circostanze, non a te! In tale situazione, è importante non permettere alla reazione di trasmettersi ad altre persone, proteggere gli altri e te stesso da azioni aggressive e aiutare la persona a far fronte allo tsunami che infuria dentro di sé.
Come aiutare un’altra persona preda dell’aggressività:
– chiamala per nome, comunica educatamente, con calma, inizia gradualmente a parlare un po’ più lentamente e con un tono sempre più pacato. Se riesci a stabilire il contatto, la persona inizierà ad adattarsi a te e la reazione svanirà;
– dalle l’opportunità di “sfogarsi”: picchiare un cuscino, strappare il giornale, accartocciare fogli di carta;
– se il soggetto con te ha reazioni normali ed è disposto a parlare, chiedigli di raccontarti come si sente, per cosa è arrabbiato e con chi;
– chiedi di aiutarti a fare qualcosa, ma fallo nel modo più gentile possibile, in modo da non provocare un aumento della reazione: puoi affidargli un duro lavoro fisico;
– cercate di chiarire e concretizzare ciò che, a suo avviso, dovrebbe essere fatto in questa situazione. Offrigli una scelta tra due opzioni ragionevoli: “Pensi che sarebbe meglio…o….?”;
– se l’aggressività è eccessiva e pericolosa per gli altri, tieni presente che potrebbero esserci delle conseguenze. Se la forza potenziale e la probabilità di punizione sono elevate, il comportamento aggressivo potrebbe diventare meno pronunciato.
– attento alla tua sicurezza! Non rimanere da solo con questa persona, se c’è il rischio che l’aggressività venga diretta verso di te.
Cosa è sconsigliato:
Discutere, “agitarsi” coinvolgendosi a livello emotivo, contestare, dimostrare che la persona ha torto: la reazione non cesserà, al contrario, si infervorerà ancora di più.
Come aiutare te stesso, Se stai tremando di rabbia:
– trova l’opportunità per stare da solo. Contrai tutti i muscoli del corpo per 8-10 secondi, quindi rilassali il più possibile. Ripeti più volte;
– respira lentamente e con calma. Ad ogni espirazione, immagina che la rabbia fuoriesca dal tuo corpo sotto forma di nuvole di fumo arancioni;
– corri, fai squat, flessioni, qualsiasi esercizio andrà bene;
– se ne hai modo, chiama una persona fidata e parla, in modo che la sensazione trovi un modo per sfogarsi.
La self-therapy può essere uno strumento essenziale per la tua crescita personale ed emotiva.
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