Come campire se si ha un disturbo d’ansia?

L’ansia è la fase iniziale della reazione allo stress ed è associata alla mobilitazione subconscia delle forze mentali del corpo per superare una situazione potenzialmente pericolosa (anche se il pericolo dovesse esistere solo nella nostra immaginazione!).

Cosa percepiamo a livello fisico quando siamo preoccupati:

battito cardiaco accelerato;

reazioni vegetative forti (diarrea, nausea, sudorazione, arrossamento della pelle, respiro rapido, aumento della pressione);

tremore nelle mani, le gambe diventano “traballanti”.

Come si manifesta l’ansia:

  • forte disagio;
  • debole autocontrollo;
  • perdita della capacità di valutazione delle azioni e dei pensieri.

Come risultano le azioni quando si è in ansia: caotiche, illogiche, avventate.

Una forte ansia (grave) blocca letteralmente la mente e la logica. Questo stato può portare a grossi problemi, perché una persona potrebbe agire non in conformità con la situazione!

Come aiutare una persona che ha un attacco d’ansia:

parla con la persona per determinare la causa dell’ansia, anche se a volte non è facile. Lasciala esprimersi e parlare delle sue ansie. Bisognerebbe individuare il nemico e chiamarlo per nome. Se un’ansia indistinta assumerà le sembianze di una paura chiara, sarà più facile combatterla;

aiuta questa persona a trovare le informazioni mancanti: ciò che è necessario sapere, dove, cosa si può fare ora, elaborare un piano d’azione.

proponi di fare degli esercizi di respirazione: inspirare, espirare lentamente. Controlla l’esecuzione, guidando il respiro della persona con le parole “coraggio, inspira espira”, inspirando a fondo e espirando forte attraverso la bocca. Respirate contando fino a sei: 1-2 inspirazione, 3 trattenere il respiro, 4-5-6  lunga espirazione fino allo svuotamento dei polmoni;

cerca di distrarre il soggetto: possono essere di aiuto i giochi di attenzione, i giochi di interazione (qualsiasi cosa: nomi, cose, città o chi trova più oggetti blu nella stanza, ecc.)

aiuta ad alleviare la tensione attraverso l’attività fisica: muoversi attivamente, torsioni, piegamenti, squat, etc. L’ansia teme il movimento, perché questo tende a allungare i muscoli, rilascia la tensione verso l’esterno, invece di reprimerla all’interno e aiuta a rilassarsi dopo l’attività.

Cosa è sconsigliato:

criticare, discutere, svalutare le preoccupazioni di una persona “che cosa vai a pensare”, “beh, sei la solita”, “sono solo stupidaggini!”;

lasciare la persona da sola con le sue preoccupazioni;

mentire, dare false informazioni incoraggianti.

Come aiutare te stesso in caso di ansia:

“metti radici”: senti il ​​terreno sotto i tuoi piedi, percepisci di essere in piedi su una superficie dura. Sdraiati sul pavimento, concentrati sulle sensazioni fisiche: cosa provano le mani, le gambe, la schiena. L’esercizio fisico è di supporto e aiuta anche a bilanciare lo stato emotivo;

fai esercizi di respirazione ed esercizio fisico, secondo lo stesso principio sopra descritto;

contrai tutti i muscoli del corpo e resta in questa posizione per 5 secondi, quindi rilassali. Ripeti 7-10 volte;

distraiti: puoi osservare le persone in un luogo pubblico, contare tutte le finestre che riesci a vedere o tutte le persone con vestiti rossi;

l’ansia teme i fatti: realizza cosa esattamente ti turba e ti preoccupa (temo che accadrà…cosa esattamente?), analizza ogni risposta e la sua probabilità teorica.

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