Bambino interiore represso

Il bambino interiore è la parte della nostra psiche responsabile delle emozioni, della spontaneità e della capacità di divertirsi.

Normalmente, i tre stati dell’Io (Genitore, Adulto e Bambino) sono in equilibrio, possono esprimersi liberamente e agire in diverse situazioni. Il Bambino interiore, però, può essere represso e soffocato dagli altri stati dell’Io, e questo porta a problemi.

Quale potrebbe esserne la motivazione?

Il modo in cui il bambino interiore si manifesta è radicato nell’infanzia. È influenzato da ogni cosa: il contatto corporeo, gli atteggiamenti acquisiti, i traumi psicologici e fisici, i sentimenti e le emozioni. Tutte le esperienze infantili (anche intrauterine) e le reazioni degli adulti vicini al bambino giocano un ruolo nella sua formazione.

Se un bambino è stato amato, curato, ha potuto mostrare una varietà di sentimenti e gli adulti si sono presi cura dei suoi bisogni, da grande sarà aperto al mondo, attivo e in grado di divertirsi, comprendere e soddisfare i suoi desideri.

Se un bambino è stato represso, controllato, cresciuto come un “adulto”, è stato gravato da troppe responsabilità o non gli è stato permesso di essere spontaneo, crescerà con un senso di colpa cronico, la paura di essere giudicato e non sarà in grado di capire sé stesso e i propri bisogni. 

Se un bambino è stato ignorato, penserà a se stesso come a “un nessuno”. E, anche da adulto, avrà paura di essere rifiutato, non amato o inutile.

Un bambino interiore represso è un bambino traumatizzato. È stato costretto a difendersi da un mondo duro in cui nessuno lo voleva o aveva bisogno di lui. Dal suo punto di vista, il mondo è così.

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Non sei sicuro da dove iniziare?

Quindi, come possiamo sapere se il bambino interiore di una persona è represso?

Ci sono diversi segnali da cogliere. Ad esempio, il soggetto può essere troppo serio, privo di emozioni o addirittura “arido”. Persone di questo tipo sono spesso chiamate “abbottonate”. Fanno tutto secondo un piano e nei tempi previsti.

Oppure il soggetto può essere ansioso e timoroso. “E se rido e vengo punito? O rifiutato? E se sembrerò stupido e tutti rideranno di me?”

Una persona che ha il proprio bambino interiore bloccato non può godersi la vita. Soffre. Il risentimento e il dolore provenienti dalle esperienze passate non consentono alla persona di mostrare i propri sentimenti e le proprie emozioni. Non è difficile intuire che la sua vita non è molto felice, come se la vivesse a metà.

Che cosa puoi fare se tutto questo ti suona familiare?

○ Entra in contatto con il tuo mondo emotivo. Conosci gradualmente il mondo dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni. Consenti a te stesso di vivere emozioni “difficili” come la tristezza e la rabbia.

○ Impara ad ascoltare e a soddisfare i tuoi bisogni e i tuoi desideri. Durante la giornata chiediti più volte: che cosa voglio adesso? E conceditelo; se non subito, dopo.

○ Gioca. Concediti un passatempo “inutile”, “superfluo” (è molto importante e proficuo). Regalati esperienze emotive positive.

○ Affronta i tuoi traumi interiori in sicurezza con il supporto di uno psicologo.


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